mercoledì 2 gennaio 2013

Pandoro o panettone?



BUON 2013!!! Un ottimo SPAMPA ANNO!!! Tanti Spampa auguri di buon Spampa anno!!!


Ciao, Affryyy!!!
Notata l’originalità? Mica è da tutti fare gli auguri di buon anno con due giorni di ritardo! Anche questo è molto spampa style, non credi? 

OHHH!!!

E finalmente ci siamo tolte di torno quasi tutte le feste (l’Epifania la calcolo a malapena, anche se dovrebbe riguardare un po’ più direttamente noi Spampanate), i relativi aspetti organizzativi e soprattutto le irrinunciabili mangiate… non se ne può più, basta!!! Ancora qualche piccolo sforzo per terminare anche gli avanzi e poi si torna alla normalità alimentare.

Ma in questo post è di tradizioni culinarie natalizie che ti voglio parlare.
fonte: www. Illuweb.it

Dunque, durante queste feste, per la prima volta in famiglia abbiamo azzardato una novità sconvolgente. Abbiamo osato infrangere un’italica tradizione che più tradizione non si può, quella del classico pandoro e/o panettone: non ne abbiamo comprato/consumato nemmeno UNO, che dico, nemmeno una fettina!!! Devi sapere, infatti, che le Figlie non stravedono per questi dolci natalizi, io ne posso fare tranquillamente a meno, e il Trequarti, al solito mio quesito prenatalizio: “Preferisci il panettone o il pandoro quest’anno?”, mi risponde regolarmente: “Ma quello che ti pare!”, con l’immancabile alzata di spalle per sottolineare la sua più ampia indifferenza verso i soggetti del quesito (indifferenza dimostrata anche dal fatto che tutte le volte gli debbo prima ricordare qual è l'uno e qual è l'altro, perché lui li confonde!!!). Quindi, mi sono detta: “Chi me lo fa fare? Chi se ne importa della tradizionale fetta consumata per obbligo e del resto del pandoro/panettone che mi resta sul gobbo (e sui fianchi) per circa 2 settimane dopo le feste, finché non mi decido IO, la più ‘in ciccia’ della famiglia, a consumarlo la mattina a colazione?”.
E così, mi sono decisa al grande passo: ho abolito il tradizionale referendum sull’acquisto dell’uno o dell’altro, e ne ho deciso niente di meno che la… SOSTITUZIONE!!! Me ne sono andata bel bella in pasticceria, ho esaminato, ponderato i gusti dei famigliari e quello che la vetrina-frigo offriva, e alla fine ho scelto un magnifico PROFITEROLE, più caro, calorico, addirittura di origine transalpina (e quindi non di tradizione italica), ma mooolto più ricco, cioccolatoso, bello, sorprendente, insomma più GRATIFICANTE del solito pandoro/panettone, ti pare? Tutta quella cioccolata fondente morbida e guduriosa che si abbina così bene alla crema chantilly dei bignè croccanti e alla panna soffice e candida… tutto un programma da ricordare per tutto il 2013!!!
 fonte: il web

L’anno prossimo potrei cimentarmi in cucina e provare a farlo con le mie manine, chissà! Intanto a Santo Stefano ho portato da amici una magnifica mousse al cioccolato fatta proprio da me medesima stessa (come direbbe Catarella: hai presente Montalbano?); per le festività dell’anno prossimo… ci penserò.

Una tradizione italica cui teniamo in famiglia e che invece ha rischiato la sostituzione è stato l’immancabile cotechino di Capodanno. La mia famiglia è di origine emiliana; io, il Trequarti e le Figlie adoriamo i salumi (a dirla tutta, io personalmente adoro quasi tutto, ma proprio tutto in fatto di cibo); ci piace il cotechino; ci piace abbinarlo al purè, ma quest’anno ci volevamo abbinare anche un mare, ma che dico, un OCEANO di lenticchie (chissà perché). Mi sono ridotta la mattina del 31 dicembre a cercare due cotechini di buona marca nel supermercato sotto casa e… horror, brivido, thrilling non ce n’era più nemmeno mezzo!!! “Li abbiamo venduti tutti già ieri mattina, mai vista una cosa così!”, mi ha detto la cassiera.
Ok, allora sono andata nelle due salumerie della zona: nulla, di cotechini neanche l’ombra! Mi sono spostata di zona e sono andata in un altro supermercato: di gente tanta, ma di cotechini niente! Pensavo già di dover procedere d’ufficio a un’altra sostituzione culinaria (l’arrosto di vitello: certo, è buono… ma con le lenticchie non ce lo vedevo molto bene), quando, ormai con la lingua penzoloni, ho raggiunto l’ultima salumeria raggiungibile a piedi (non mi sarei mai sognata di prendere la macchina nel traffico infernale romano del 31 dicembre) e, miracolo!, non uno, ma i tutti e due i cotechini sognati (e di marca) erano là ad  aspettarmi.
Che sollievo! Le lenticchie erano salve. Le aspettative gastronomiche famigliari anche. Per non parlare della mia tranquillità di figlia: chi se la sopportava la Madre emiliana ultraottantenne brontolante per tutto il pranzo di Capodanno: “Ecco, niente cotechino. Che Capodanno è senza cotechino. Ecco, sei sempre la solita, ti decidi all’ultimo momento a fare le cose!”?
 fonte: il web

Comunque un fatto è certo. Quest’anno, per risparmiare, tutti hanno comprato meno cibarie stravaganti e costose e più cose tradizionali, come appunto il cotechino: me lo confermava anche la padrona dell’ultima salumeria.

Morale: al Cenone di fine anno e/o al pranzone di Capodanno tutti gli italiani hanno voluto il cotechino per poter nuotare in un oceano di lenticchie. Chissà perché proprio quest’anno… non capisco… ma come mai???
Che ti debbo dire, speriamo che le lenticchie funzionino veramente e ci facciano guadagnare tanti soldi, altrimenti l'anno prossimo ci ritroveremo  a mangiare solo pane e fagioli, come il contadino di Annibale Carracci, altro che panettoni, pandori, profiteroles e cotechini!!!
Annibale Carracci, Il mangiafagioli

Un saluto… spampa-dietetico... da domani finocchio crudo e petto di pollo. All’anno prossimo, caro profiterole!

Tua Stordy
 P.S. Ancora sui calzini: guarda un po' cosa ho trovato? http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/02/aderisci-al-movimento-calzini-spaiati/459451/#disqus_thread
Meditate gente, meditate... sui calzini c'è tutto un mondo da scoprire...